Agricoltura Blu nel mondo

A.I.G.A.Co.S. (Associazione Italiana per la Gestione Agronomica e Conservativa del Suolo), è stata costituita nel gennaio 1998 ad Osimo (AN).

L’A.I.G.A.Co.S. è componente dell’ECAF (European Conservation Agriculture Federation – www.ecaf.org).

L’A.I.G.A.Co.S. è aperta a tutti gli operatori del settore che abbiano come scopo la promozione di ricerche, sperimentazioni, incontri scientifici, tecnici e divulgativi per la conoscenza e diffusione di tecniche di gestione del suolo secondo la finalità di un’agricoltura sostenibile.
In particolare si occupa di tutti gli aspetti della gestione della risorsa suolo promuovendo il trasferimento delle tecniche che ne favoriscono la conservazione.
In questo contesto evolutivo l’Agricoltura BLU prevede l’adozione di pratiche agronomiche sostenibili indirizzate a preservare l’agroecosistema dalla progressiva degradazione causata dall’evoluzione dei cambiamenti climatici e dalla pressione antropica. Gli effetti principali dell’Agricoltura BLU possono essere rappresentanti da valide ed opportune soluzioni per aumentare la produzione vegetale, impiegando più efficacemente le risorse naturali, l’energia e la forza lavoro. Il sistema di gestione dell’Agricoltura BLU altera il meno possibile la composizione del suolo (sostanza organica, fertilità), la struttura e la biodiversità naturale, così da evitare la degradazione, l’erosione ed il compattamento. L’Agricoltura BLU include la semina diretta/senza lavorazione, lavorazione ridotta/minima e l’adozione di sistemi colturali di copertura annuale e/o perenne contrapponendosi alle tecniche in uso nell’agricoltura convenzionale, quali le lavorazioni del suolo (l’inversione degli strati e/o la bruciatura dei residui) utilizzate per controllare le specie infestanti e per la preparazione del letto di semina, che deteriorano le condizioni fisico-chimiche e microbiologiche del suolo.